E' la storia, allora, di un occhialuto e imbranato nuovaiorchese che parte in Ucraina alla ricerca della donna che salvò suo nonno dalla furia nazista. Road movie che alterna l'assurdità comica all'inevitabile raccoglimento: quando si finirà ineluttabilmente per ritrovarci nei luoghi delle tragedie. Il tutto immergendosi a capofitto negli umori di una specie di Ucraina (il film è girato in Cechia) alla Kusturica: con le sue musiche e la sua golosità per il paesaggio, i personaggi più o meno strampalati, i siparietti poetici che si aprono nelle realtà sociali più disparate. E con in meno, oltre che il genio, il senso della misura: nella dismisura, nella moderazione della generosità degli effetti. Senza la quale anche le faccende più divertenti, simpatiche, commosse ed impegnate finiscono per essere un po' di troppo.