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OCEAN'S ELEVEN - FATE IL VOSTRO GIOCO
(OCEAN'S ELEVEN)
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  Stampa questa scheda Data della recensione: 24 dicembre 2001
 
di Steven Soderbergh, con George Clooney, Brad Pitt, Julia Roberts, Andy Garcia, Matt Damon (Stati Uniti, 2001)
 
Non è quel che si dice inedito (uscito di prigione, organizza la rapina perfetta al casino di Vegas) l'ultimo divertimento che sembra essersi offerto Steven Soderbergh. E cioè uno dei più raffinati scrittori della cinepresa che vanti ancora il cinema americano; reduce da un capolavoro misconosciuto come L'INGLESE (TLE LIMEY), un successo alla vecchia maniera come ERIN BROCKOVICH e l'impegnativo TRAFFIC.

Ma nel cinema i temi, come i generi, si assomigliano e non si ripetono: perché a contare è il modo con il quale vengono filmati. Cosi, immancabilmente, con questo OCEAN'S ELEVEN: e non solo poiché si tratta, notoriamente, del remake di COLPO GROSSO, il film del 1960 con Frank Sinatra, Dean Martin, Sammy Davis ir, Angie Dickinson e via dicendo. Come in quello, i produttori calcolano sul richiamo del cast, indubbiamente da brivido: Gorge Clooney, Matt Damon, Andy Garcia, Brad Pitt, Julia Roberts…. Ma, a differenza da quello, firmato Lewis Milestone, qui c'è - e malgrado si tratti di un'opera di commanda - la presenza di un regista. L'eleganza, il fascino, la tensione del film non nascono allora da quanto ci si va raccontando: ma dallo spettacolo di una meccanica meravigliosamente oliata. Quella di OCEAN'S ELEVEN è prodotta da ogni singolo componente, da ogni vite ed ogni rotella. La seduzione tutta giocata sulla trasparenza degli sguardi di (dite poco) Gorge Clooney e Brad Pitt, mentre architettano il colpo; o quella di Julia Roberts quando finalmente appare, e tutta in rosso, per scendere come di dovere dallo scalone. O, ancora, sulla scelta (determinante, come diceva Hitchcock) del cattivo, un Andy Garcia di grande annata.

Soderbergh sembra rinnovare una tradizione del cinema americano, quella che si costruiva su una regola d'oro: un regista è tanto più grande quanto (apparentemente!) invisibile. Osservare allora su quale struttura appoggi il film (la perfezione dell'intreccio complesso dei molti personaggi ed accadimenti; come la leggerezza swingante del commento musicale) significa appropriarsi del vero tesoro di OCEAN'S ELEVEN. E del piacere di rimirare il vero bottino del film.


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