Quando Frederick Wiseman, probabilmente il più grande fra i documentaristi viventi, visita uno dei più celebri musei al mondo come la National Gallery di Londra, succede qualcosa "in più". In più di una spiegazione di ciò che si agita nel ventre del mostro: visitatori, adulti e bambini, guide e curatori, consiglieri d'amministrazione e maestri dell'illuminazione, restauratori e storici, fiscalisti o incaricati del marketing.
In più, c'è il cinema: che fa da specchio terribilmente rivelatore e nel contempo sempre più astratto, sbalorditivo e commovente fra il mistero contenuto in quelle tele sublimi, i loro sguardi, la loro materia penetrata, e il lavoro, la curiosità e l'intelligenza dell'uomo che impara a conoscerle.
Distillata in un paio di proiezioni durante i week-end, una narrazione impagabile che si fa gioia della conoscenza.