L’ambizione, come dichiara (un po' ingenuamente?) l'esperto cineasta francese, di scrivere questo film "come l'avrebbe fatto Flaubert"...
Il risultato? Una riduzione esemplare e rispettosa, dalla quale non può che essere assente qualsiasi tentativo di visualizzare il peso leggendario della parola flaubertiana. E - ancor più paradossalmente - la rabbia sorda e graffiante di un regista che ha speso una vita, fustigando la borghesia della Francia profonda, a dipingere più di un bovarismo.