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di Gianni Di Gregorio, con Gianni Di Gregorio, Valeria De Francisci, Alfonso Santagata, Elisabetta Piccolomini
(Italia, 2011)
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Una cosa è certa, Gianni Di Gregorio rappresenta un fenomeno a sé. Esordiente alla regia a sessant'anni con un film piccolo come PRANZO DI FERRAGOSTO e subito vincitore della Migliore Opera Prima a Venezia nel 2008, padrone assoluto delle proprie opere in quanto protagonista determinante nelle stesse, fotografo minuzioso di un quotidiano velato d'emozione autobiografica, tanto da conquistare al proprio cinema la bella qualifica di realismo dell'intimo, l'autore di questo secondo GIANNI E LE DONNE non è soltanto un improvvisatore di talento, sensibile e divertente. Ma, dietro al tono rilassato di commedie che hanno subito sollecitato riferimenti a quella che ha fatto grande il cinema italiano, nasconde l'organizzatore preciso, autore a suo tempo di sceneggiature imperiose come quelle del Matteo Garrone di L'IMBALSAMATORE e GOMORRA. Storie sempre vicine alla vita. Come questa di un altro buon figliuolo di madre invadente che, proprio come il predecessore che invitava le vecchiette a Ferragosto è un'anima servizievole e in definitiva devota. Con velleità, comprensibili quanto piuttosto pigre di togliersi qualche ultimo sfizio; che, inutile dire, né primi amori improvvisamente sollecitati, né prosperose badanti o altre creature a uso e consumo fantasmi geriatrici riusciranno a farlo evadere dall'amata-odiata costrizione domestica, imprescindibile dall'universo poetico dell'autore. Al cinema indubbiamente simpatico e aggraziato di Gianni Di Gregorio è probabilmente assurdo chiedere di evolvere; sempre altrettanto godibile e un po' prevedibile rispetto al sorprendente esordio. Con un'interlocutrice sempre formidabile (Valeria De Francisci), una parata finale piuttosto facile, qualche tempo morto e situazione irrisolta che fanno però parte del gioco.
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Il film in Internet (Google)
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Film dello stesso regista |
Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
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