E LAGGIU', CHE ORE SONO? (NI NEI BIAN JIDIAN) |
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di Tsai Ming-Liang, con Lee Kang-sheng, Chen Shiang-chyi, Lu Yi-ching, Jean-Pierre Léaud
(Taiwan, 2001)
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Il regista di THE HOLE continua la sua pittura della solitudine. E' quella di un venditore di orologi, ossessionato dall'idea di regolarli tutti all'ora di Parigi; dov'e' partita una giovane cliente che gliene aveva acquistato uno per la strada. E' quella della donna; isolata fra gente della quale non comprende la lingua. O della madre, vedova. Che continua a preparare i pasti per il defunto, mentre chiacchiera con l'enorme pesce bianco dell'acquario; in nome della reincarnazione. Sono proprio queste piccole, eccentriche note di humour all'interno della stilizzazione, radicale, nei tempi e negli spazi epurati di Tsai, a conferire il senso di un assurdo umano e sensibile, a far lievitare poeticamente il suo cinema. Nel pudore, ma pure nella cruda tensione paradossale che contraddistingue l'autore. La difficoltà del comunicare si fa allora fisica, sessuale, tangibile. Proprio come nel titolo, lo spettatore se ne esce con la sensazione di aver visitato un castello spaziale e temporale postmoderno : dove il quotidiano contemporaneo, nella sua liscia banalità, assume le forme del fantastico e del poetico.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
   
da vedere assolutamente
   
da vedere
   
da vedere eventualmente
   
da evitare
  
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