3829 recensioni a vostra disposizione!
   

EFFETTI COLLATERALI
(SIDE EFFECTS)
Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 16 giugno 2013
 
di Steven Soderbergh, con Jude Law, Rooney Mara, Catherine Zeta- Jones, Channing Tatum (Stati Uniti, 2013)
 
Due caratteristiche contribuiscono a fare di un emerito arruffatore di carte come Steven Soderbergh l'imprescindibile valore sicuro del cinema americano da quell'ormai remoto 1982 del suo celebre esordio a Cannes con la Palma d'Oro a SEX LIFE AND VIDEO TAPE. La prima è una sua facoltà di mutare pelle ad ogni suo nuovo film: modificando non solo il genere, ma il tono, l'ambizione, il target di spettatore. Un cineasta capace di passare da pellicole sottilmente inquietanti come OUT OF SIGHT, il noir meraviglioso L'INGLESE , a riflessioni melanconiche alla SOLARIS, a ignorate perle autoriali come BUBBLE, o progetti un po' ingordi come THE INFORMANT; e successi popolari, il sapientemente elaborato TRAFFIC o la serie più sbrigativa dei vari OCEAN'S. Ma l'arte del voltafaccia ai confini di una provocazione immorale piuttosto insolita nel cinema americano, Soderbergh l'esercita anche all'interno dei suoi racconti: parte in una direzione, avvia lo spettatore in un seguito di piste più o meno ipotetiche, per rimettersi in questione sfociando in dimensioni del tutto diverse da quelle iniziali.

E se questo SIDE EFFECTS risulta fra le sue ultime prove più riuscite è proprio per l'abilità radicale con la quale gli riesce uno di quei suoi giochi di magia, fatto di spregiudicata inventiva quando si tratta di progettare il film sulla carta; ma pure d'impeccabile magistero registico quando l'allegro paradosso deve reggersi sull'evidenza implacabile delle immagini. Ecco allora che come in altre opere di denuncia "sociale" di Soderbergh (TRAFFIC, ERIN BROCKOVICH, CONTAGION) la grazia fragile e sottilmente mutevole di Rooney Mara (quale diversità rispetto al suo ruolo in MILLENIUM !) ci invita alla perfetta identificazione con quei personaggi presi al laccio: il marito che esce di prigione, una depressione che incombe fino alle estreme conseguenze, lo psichiatra che si affida all'uso disinvolto degli psicofarmaci.

Ma gli effetti collaterali illustrati da Soderbergh, così come gli intenti morali del film nei confronti di un disagio che dai vertici del potere medico penetra nell'intimo delle famiglie s'indirizzano clamorosamente altrove: non solo il buono e il cattivo da rimettere in questione, non solo la denuncia nei confronti di un'industria del profitto particolarmente odiosa, ma un paradossale thriller psicologico. E un assieme di attori perfettamente guidato, uno sguardo registico sempre pronto a sottolineare l'ambiguità delle apparenze sotto la meticolosa esattezza ambientale che rende il bianco sempre più nero, l'affidabile più dubbio, la gradevolezza delle certezze meno consolatoria.

Un gioco ad incastro che affascina e talvolta scricchiola: ma nel quale del cinema vero gioca a meraviglia.


   Il film in Internet (Google)
  Film dello stesso regista

Per informazioni o commenti: info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch

Elenco in ordine


Ricerca






capolavoro


da vedere assolutamente


da vedere


da vedere eventualmente


da evitare

© Copyright Fabio Fumagalli 2024 
P NON DEFINITO  Modifica la scheda