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UN FILM PARLATO
(UM FILME FALADO)
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  Stampa questa scheda Data della recensione: 26 aprile 2004
 
di Manoel de Oliveira, con Leonor Silveira, John Malkovich, Catherine Deneuve, Stefania Sandrelli, Irene Papas, Luis Miguel Cintra (Portogallo, 2003)
 
Un film parlato, lo intitola l'incomparabile Manoel de Oliveira. Certo, se non fosse che tutta la visione del novantacinquenne portoghese si è costruita su l'intreccio, prezioso come pochi altri, tra la parola e la sua illustrazione. E che in questo suo ultimo (?) film non una sola immagine sia di troppo; ma nemmeno una ne manchi, per imprimersi nella nostra memoria con energia indelebile. Una road-movie del tutto particolare: lezione di storia, itinerario attraverso le culle della nostra civilizzazione, crociera da Lisbona a Marsiglia, Napoli, Pompei, Atene, Istambul, Suez, Aden di una giovane insegnante di Lisbona, accompagnata da una adorabile figliola. Viaggio didattico, iniziatico, profetico? Anche. Tracciato di pura, divina semplicità. Come nelle istruzioni date dal regista stesso alla sua protagonista Leonor Silveira: " Sei una professoressa, sei tranquilla, discreta, hai una figlia; lei è quanto di più puro esista. La purezza non è in te. Tua figlia desidera imparare. Tu, hai saputo, o non sai più nulla. E' lei il personaggio principale del film. Lei, è il mondo".

Essenzialità, sintesi espressiva vertiginosa: i fazzoletti sventolati, la sirena, lo sguardo della bimba che incomincia e registrare oltre il parapetto, la prua che fende le onde, il mare aperto, prima di Pompei, l'Acropoli, Santa Sofia. E prima ancora, a Marsiglia, il cagnolino come in un film di Tati: che il pescivendolo ha legato alla barca dei pescatori; e che ad ogni moto arrischia di farsi risucchiare in mare. Come i protagonisti del viaggio.

Due visioni, quelle dell'adulto e della bimba, altrettanto sapienti e curiose; la trasmissione della conoscenza, ma pure la rimessa in questione, pragmatica, innocente, di uno sguardo incontaminato. Uno scambio, intelligente e poetico come mai, fra educazione ed intuizione, verso le radici della nostri cultura, i miti dei quali ci siamo nutriti, fino ai confini di quell'Oriente con il quale oggi, sempre più drammaticamente, ci vediamo confrontati.

Ma nel frattempo, accolte dal capitano John Malkovich, altri miti sono saliti sul piroscafo, tre donne, tre dive, l'imprenditrice Catherine Deneuve, la modella Stefania Sandrelli, la cantante Irene Papas. Da lezione umanistica, UN FILM PARLATO si fa allora commedia mondana e riflessione civile, confessione psicologica e analisi sociale e politica. Alla serenità succede l'inquietudine, al viaggio nello spazio e nel tempo si sostituisce quello nel disagio dell'intimo. E di una società, ormai incapace di riconoscere e difendere chi è più debole. Inatteso, il colpo di coda giungerà ancor più terribile: nella semplicità che è tutta di un apologo splendido e sublime, premonitore ed agghiacciante.


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