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di Dervis Zaim, con Mustafa Ugurlu, Yelda Reynaud, Bulent Emin Yarar, Taner Birsel
(Turchia - Cipro, 2003)
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Anche se a fini terapeutici, il fango è quello che si trova al di là di uno dei tanti fili spinati. In questo caso, quello che divide la zona turca da quella greca di Cipro. Nel fango sono pure sepolte statue antiche: oggetti di speculazione, come pure di memorie meno nobili. Quelle dei cadaveri sepolti ai tempi degli scontri greco- turchi . Le metafore si sprecano, la progressione drammaturgica non è delle piu stringate; la regia (di Zaim Drevis che, dal suo primo lungometraggio CAPRIOLE IN UNA BARA, 1997, è stato acclamato come uno dei più brillanti talenti cinematografici turchi) non può più di tanto. Rimane l'intesse geo-politico di un film coprodotto da Marco Muller e presentato a Venezia 2003.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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