L'OMBRA DEL TESTIMONE (MORTAL THOUGHTS) |
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di Alan Rudolph, con Demi Moore, Bruce Willis, Harvey Keitel (1991)
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Ma chi ha ucciso l'odioso Bruce Willis: la moglie brutalizzata in continuazione, o l'amica servizievole e probabilmente compiaciente Demi Moore, interrogata dall'ambiguo poliziotto Harvey Keitel? Due donne che si affrancano (si pensa talora a THELMA & LOUISE) anche se a modo loro, un intrigo di falsi colpevoli sul tema dell'amore-odio coniugale di quelli che il grande Hitch avrebbe adorato. Alan Rudolph (della pregiata ditta Robert Altman dei bei tempi) è uno che ci sa fare: ottima direzione d'attori, una fotografia seducente ed ingannatrice, ampi flash-back che si aprono sul trascorso del fattaccio per illuminarci progressivamente; e per seminare il dubbio. Ma, se Harvey Keitel e Demi Moore sono giustissimi nella loro ambiguità, Bruce Willis calca la mano nel ruolo dell'ossesso di marito: sulla strada della confusione si aggiunge allora anche il regista, con i soliti brividi al rallentatore e flash supposti visionari che non arrangiano le cose.
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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